NEWS // 26.08.2020

AGEVOLAZIONI CONTRIBUTIVE PREVISTE DAL DECRETO AGOSTO

Il D.L. 104/2020 ha introdotto alcune agevolazioni contributive. In sintesi le principali:
ESONERO CONTRIBUTIVO PER AZIENDE CHE NON RICHIEDONO LA CIG
Ai datori di lavoro privati che non richiederanno nuovi ammortizzatori sociali e che abbiano già fruito, nei mesi di maggio e giugno 2020 dei trattamenti di integrazione salariale è riconosciuto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 dicembre 2020, nei limiti del doppio delle ore di cassa integrazione salariale già fruite nei predetti mesi di maggio e giugno 2020 riparametrato e applicato su base mensile.
Il suddetto esonero è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, nei limiti della contribuzione previdenziale dovuta.

ESONERO CONTRIBUTIVO PER ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO
Fino al 31 dicembre 2020, ai datori che assumono lavoratori subordinati a tempo indeterminato, è riconosciuto, l'esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico, per un periodo massimo di 6 mesi decorrenti dall'assunzione nel limite massimo di un importo di esonero pari a euro 8.060,00 su base annua, riparametrato e applicato su base mensile.
L'esonero è riconosciuto anche nei casi di trasformazione del contratto di lavoro subordinato a tempo determinato in contratto di lavoro a tempo indeterminato. successiva alla data di entrata in vigore del decreto in esame ed è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, nei limiti della contribuzione previdenziale dovuta.
Sono esclusi i lavoratori che abbiano avuto un contratto a tempo indeterminato nei 6 mesi precedenti all'assunzione presso la medesima impresa.

RIDUZIONE CONTRIBUTIVA DEL 30% PER ASSUNZIONI AREE SVANTAGGIATE
E' prevista una riduzione del 30% dei contributi dovuti, da fruire per un periodo massimo di 3 mesi (da ottobre a dicembre 2020), per i lavoratori impiegati in una delle seguenti 9 regionI: Umbria, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La riduzione, per diventare operativa, necessita di autorizzazione della Commissione Europea.