Una recente ricerca pubblicata il 6 giugno scorso da The Workforce Institute ha analizzato l'impatto di diversi fattori che inducono i dipendenti a lasciare l'azienda.
Stiamo parlando di un fatto che potrebbe apparire secondario in un'economia come quella italiana in cui la disoccupazione è ancora alta ed il mercato del lavoro si potrebbe pensare disponibile a compensare le uscite con nuovi ingressi qualificati. Ma sappiamo che anche da noi lo skill shortage è un fenomeno rilevante (vediamo le recenti pubblicazioni dell'Osservatorio delle professioni digitali per esempio), quindi il costo di perdere un dipendente qualificato è una della voci di spesa da ben monitorare (costi diretti ed indiretti).
La ricerca in oggetto sostiene che la metà (il 49%) dei dipendenti di un'azienda inizierà a mettersi in ricerca attiva di un nuovo lavoro se in un anno fa esperienza per almeno due volte di errori nella busta paga. Questo è un indicatore allarmante che fa luce sulla fragilità dell'esperienza del lavoratore.
La stessa ricerca che constata questa mancanza di pazienza (sebbene l'azienda metta impegno e risorse per altre iniziative di cura della motivazione), rileva anche che:
l'efficacia dei capi diretti è vitale: i collaboratori guardano ai loro supervisori diretti prima di ogni altro per avere aiuto, fatto che rende il ruolo critico per risolvere i problemi delle paghe attraverso una guida efficace;
vi sono differenze generazionali consistenti: i baby boomers sono più disposti a tollerare errori ed hanno una comprensione più profonda delle loro retribuzioni;
tutti vogliono un aumento: la maggioranza dei dipendenti sentono che dovrebbe essere a loro riservato un aumento.
La seconda parte della ricerca "motivare i dipendenti attraverso il payroll" ha esaminato i costi nascosti degli errori nelle paghe ed esplora il ruolo vitale svolto dai professionisti delle paghe per costruire un'esperienza coinvolgente per il collaboratore.
Il CEO dell'azienda dichiara che molti professionisti delle paghe sono ancora legati a processi e tecnologie datate. Rimpiazzare gli strumenti di payroll con una piattaforma cloud di HCM (human capital management) crea una base solida come la roccia per ogni altra iniziativa di coinvolgimento dei dipendenti.
La ricerca si estende oltre la singola azienda e proietta i risultati su tutta la popolazione USA valutando che l'impatto si estende sul 54% della forza lavoro.
Sebbene non siano note ricerche simili sulla popolazione aziendale italiana, la ricerca non pare lontana anche dal nostro contesto.
Fonte: survey "Engaging Employees through Payroll" by "The Workforce Institute at Kronos Incorporated" - 07giugno 2017