E' stato sottoscritto il 30 luglio il nuovo contratto nazionale dei dirigenti per il settore industriale per il periodo 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2023.
Sono stati definiti i nuovi livelli del trattamento minimo complessivo di garanzia:
euro 69.000,00 dal 2020,
euro 72.000,00 dal 2022,
euro 75.000,00 dal 2023.
Per la previdenza complementare dal 2020 aumenta il massimale contributivo da 150mila a 180mila euro: inoltre l'azienda, previo accordo con il dirigente, potrà farsi carico di una quota della contribuzione dovuta dal dirigente, fino al 3%. Dal 1 gennaio 2022 è prevista l'erogazione da parte delle imprese, di un contributo annuo di almeno euro 4.800,00, con la possibilità dell'impresa di anticipare il versamento del contributo minimo. Sono state aumentate le coperture nel campo della sanità integrativa e della non autosufficienza: è prevista anche la possibilità di istituire una seconda Gestione separata del Fasi per la non autosufficienza.
Sempre nell'ottica di valorizzare tutti gli strumenti di welfare è stata potenziata la bilateralità contrattuale: l'associazione creata dalle parti, 4.Manager, riceverà dalle imprese 100,00 euro annui per dirigente in servizio, che serviranno a finanziare le iniziative di outplacement a favore dei manager di aziende associate al sistema di Confindustria coinvolti da ristrutturazioni o interessati da processi che comportino la risoluzione del rapporto di lavoro. Su richiesta del dirigente sarà possibile attivare un percorso di outplacement, sostenuto da 4.Manager, fino ad un massimo euro 3.000,00.