NEWS // 09.11.2016

WELFARE ED EDUCAZIONE

Dossier Ocse: chi si diploma oggi è meno preparato dei 40enni

In un articolo di G. Fregonara sul Corriere del 26 ottobre si approfondisce uno studio dell'Ocse sul grado di preparazione degli attuali diciottenni rispetto a chi la maggiore età l'ha raggiunta negli anni Novanta. Il risultato è sorprendente: i neo diplomati sono meno preparati degli attuali 40enni e 50enni.
Questo fatto è interpretato a dimostrazione che le politiche per la "scuola per tutti" fino a un certo punto hanno funzionato. Invece per le ultime generazioni di ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro, la tendenza è invertita. Si tratta di un fenomeno non solo italiano ma che riguarda i sistemi scolastici di quasi tutti i Paesi europei.
Le cause possono essere diverse, ma sicuramente c'è una generale inadeguatezza del sistema scolastico centrato più sui contenuti che sul metodo rispetto alle competenze che sono richieste oggi.
I dati sulle percentuali di promossi alla maturità in Italia (98 %) mostrano che i ragazzi sono mediamente molto ben preparati a rispondere a quanto la scuola richiede. Ma i numeri raccolti dall'Ocse parlano di un'altra realtà. I ragazzi rispondono a quanto richiesto ma entro un modello di apprendimento limitato. Oggi il problema non è trovare le informazioni, che sono disponibili in numero eccedente, ma saperle selezionare e comprendere. Alcune conseguenze da queste analisi:

  • Il welfare aziendale può tenere conto di questa carenza; l'azienda può aiutare i propri dipendenti con figli a capire e sostenere le loro esigenze formative al di là della scuola, in vista del lavoro. La voce dell'istruzione-formazione-educazione dei figli è molto importante come leva motivazionale: un dipendente ringrazierà infinitamente il datore di lavoro se contribuirà a risolvere il nodo della maturazione dei figli e dei requisiti di accesso al mercato del lavoro.

  • L'azienda che sceglie persone da inserire può tenere conto di questa diversità di preparazione ed accedere maggiormente alla fascia 40-50 anni in cui sono presenti ottime competenze disponibili anche per effetto dei ridimensionamenti aziendali degli scorsi anni. Gli operatori della ricerca e selezione lamentano che, nonostante la grande disponibilità di questa fascia di candidati, ancora troppo in azienda è presente il pregiudizio rispetto alla freschezza, energia, competenza e costi dei 40enni.

    Tratto da: http://www.oecd.org/edu/