NEWS // 14.10.2019

GIORNATA PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO

Il 13 ottobre, promossa dall'Associazione Nazionale fra lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro, è stata celebrata la 69a giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. Anmil ricorda che a fronte di circa 645mila denunce di infortuni in Italia nel 2018, i casi mortali sono stati 1.218,00 una settantina in più rispetto al 2017, con una crescita annua del 6%.
In un recente comunicato stampa, l'INAIL ha reso noto che le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Istituto tra gennaio e agosto sono state 416.894 (-0,4% rispetto allo stesso periodo del 2018), 685 delle quali con esito mortale (-3,9%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 41.032 (+2,0%).

L'associazione che organizza la Giornata, chiede che il Piano strategico per la sicurezza sul lavoro, annunciato dal Governo, si traduca in più controlli, mentre nel 2019 sono diminuiti, e in una generale riforma dell'assicurazione contro infortuni e malattie professionali, per venire incontro alle esigenze mutate di vittime e loro familiari, oggi, rispetto alla disciplina attuale contenuta in un Testo unico del 1965.
Tra le 685 vittime di infortuni mortali (di cui 493 durante il lavoro e 192 in itinere) con una diminuzione, rispetto al 2018, del 3,9% (l'anno scorso erano stati 713) ci sono 58 donne e 627 uomini; 58 avevano fino a 34 anni, 443 dai 35 ai 59 anni, 119 dai 60 anni in su; 559 erano italiani e 126 stranieri.
Per quanto riguarda la ripartizione geografica, 174 vittime erano del Nord-Ovest, 159 del Nord-Est, 141 del Centro, 151 del Sud e 60 delle Isole, mentre per settori di attività 73 appartenevano all'industria manifatturiera, 63 alle costruzioni, 56 ai trasporti, 29 al commercio, 20 ai servizi alle imprese.
"Il lieve calo nei primi otto mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente - spiegano all'Anmil - non deve ingannare: fino a luglio il bilancio è peggiore per il 2019; ad alterare il quadro è stato il mese di agosto 2018, quando per il crollo del Ponte Morandi a Genova si sono registrati 15 morti di lavoratori in itinere e per due incidenti stradali in Puglia sono morti 16 braccianti agricoli. Purtroppo, già da settembre 2019 gli incidenti mortali sono tornati a crescere rispetto al 2018".