Il Decreto Sostegni aggiunge, a partire dal 1 aprile, ulteriori settimane di ammortizzatori sociali emergenziali rispetto a quelle già accordate dalla Legge di bilancio, diversificati a seconda del settore di appartenenza e a disposizione dei lavoratori in forza alla data di entrata in vigore del Decreto Sostegni (23 marzo 2021):
le aziende industriali rientranti nel settore di applicazione della Cassa Integrazione Ordinaria (Cigo) avranno a disposizione 13 settimane da fruire entro il 30 giugno;
le aziende degli altri settori e destinatarie dell'assegno ordinario del Fondo di Integrazione Salariale Inps o dei Fondi di Solidarietà Bilaterali (ad esempio l'Fsba per le aziende artigiane) potranno utilizzare 28 settimane fino al 31 dicembre 2021.
Non è previsto il pagamento di alcun contributo addizionale e per tutti i datori di lavoro sarà possibile optare per l'anticipazione della prestazione, con successivo scomputo dai contributi dovuti, in luogo del pagamento diretto da parte dell'Inps, che costituiva prima d'ora l'unica possibilità per la cassa in deroga.
A differenza dei precedenti provvedimenti di estensione, non viene riproposta la regola dell'assorbimento secondo cui i periodi richiesti dal 1 aprile ai sensi della Legge di bilancio 2021 andrebbero imputati al plafond delle nuove settimane riconosciute dal Decreto Sostegni: su questo punto si attendono conferme da parte dell'Inps.
Non è più prevista la possibilità di richiedere l'esonero contributivo in alternativa agli ammortizzatori sociali.